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Era detto anche "della sega" in quanto impiegato come "sega di
legname ad acqua". L'adiacente stalla con fienile ne
testimoniava la matrice rurale. Abbandonato verso il 1865, venne
acquistato nel 1882 da un industriale milanese, Antonio Lesmo,
che impiantò nei pressi un filatoio di seta. L'opificio
diede lavoro a 72 persone, fra grandi e piccoli. L'attività continuò fino alla Seconda Guerra Mondiale. Ciò che restava dell'edificio fino a qualche tempo fa era una suggestiva testimonianza della prima architettura industriale della nostra zona. Purtroppo, impietose ed implacabili, come sempre, sono intervenute le ruspe. Il setificio Lesmo |
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