Inizio Conflitti tra "molinari" R1
Tra molinari confinanti spesso venivano meno i rapporti di buon vicinato. Scoppiavano, così, liti e controversie che, a volte, neppure la giustizia riusciva ad appianare...

"Quanti innocenti saranno mai andati alla morte condannati ingiustamente!
Eccovene un fatto recentissimo. Fra il mugnaio del Molino di Sotto e quello del torchio dell'Olio, il primo in territorio di Clivio ed il secondo in territorio di Viggiù, vennero a contesa per un passo di carro. Quello di Clivio vinse la causa e mise un cancello con chiave onde lasciar passare solo quelle persone che a lui piaceva ma non mai il proprietario del vicino Molino che ebbero contesa. Dopo un anno circa che era chiuso, una bella notte il cancello di legno è stato sconquassato ove era attaccato e scomparì. Tosto il proprietario cliviese mise querela, accusando il suo nemico e citò anche dei testimoni che dissero aver sentito l'altro dire che un momento o l'altro lo avrebbero atterrato, rendendo il passo libero. E dietro questo, dopo di aver speso più di duecento svanzighe in causa fu condannato negli ultimi anni del dominio dell'Austria. Sarà due anni fa, cioè circa venticinque anni scorsi da che è successo quanto sopra, ch'io mi trovava alla Baraggia e nell'osteria v'erano due muratori cliviesi un può più avanzati di me e vollero attendermi per rincasarsi. Ritornando assieme passavamo dal luogo della questione suddetta ed uno di questi che mi accompagnavano disse all'altro: " Ti ricordi tanti anni fa che una notte passando di qui, esaltati del vino e per puro trastullo, abbiamo fatticatto non pocco per levare il restel, cancello, e l'abbiamo portato su nell'Oro da qui, da Barnardin".
Io rimasi pietrificato e gl'ò fatto racontar nuovamente e gli dissi che in coscienza quando fu condannato l'innocente dovevano in qualche mezzo renderne noto le autorità; ed essi mi risposero che era successo di primavera, che tosto erano partiti per il mondo e che non sapevano di nulla di quello che gli ho raccontato io.
Con tante limature che intendono aver fatto alla legge e pure queste ingiustizie sucedono all'insaputa dei legislatori".
(Dalle memorie di Michelangelo Molinari, scultore di Clivio, 1839-1899)
Nel Parco della Valle del Lanza vorrei...

un corpo di guardie ecologiche di bambini

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