Inizio Il trenino della Valmorea R1
La Valmorea, più propriamente valle del fiume Lanza, inizia al confine tra l'Italia e la Svizzera, tra le colline di Bizzarone e di Rodero, e si estende per qualche chilometro passando per Valmorea, Cagno e Cantello fino ad arrivare a Malnate, dove il torrente incontra il fiume Olona.
La valle è stata solcata da una ferrovia che, nata dal prolungamento della linea Castellanza-Lonate Ceppino (diramazione della Novara-Seregno), aveva l'obiettivo di collegare Castellanza a Mendrisio in Svizzera. Il tratto in territorio italiano, 25 chilometri, venne aperto il 10 gennaio del 1916. La costruzione del tratto elvetico, 5 chilometri, ebbe un inspiegabile ritardo di dieci anni e venne aperto al traffico il 27 giugno del 1926. La ferrovia della Valmorea rispetto alla linea di trasporto classico accorciava di 48 chilometri la distanza tra la Svizzera e l'Italia.
La linea ferroviaria partiva dalla stazione di Lonate (in comune con Castellanza-Lonate) e proseguiva per la stazione di Castiglione Olona e ...
dopo la fermata di Vedano e di Bizzozzero arrivava alla stazione di Malnate e ...
proseguendo, dopo la stazione di Cantello, giungeva alla stazione della Valmorea. Da qui la linea proseguiva oltre il confine fino a Mendrisio.
Il treno, correndo lungo il fiume, serviva tutti gli stabilimenti e i mulini della Valle (quindi passava sulla sponda opposta con un ponte in ferro poco a valle della confluenza)
Ma c'era anche chi saliva su quel trenino a vapore per fare delle vere e proprie scampagnate in valle, alla ricerca di ombra e di fresco. Numerose comitive si riunivano nella stazione di Valmorea dove venivano organizzate festicciole danzanti e pic-nic e gli abitanti dei comuni vicini di Cagno, Cantello, Rodero e Bizzarone si davano convegno per ammirare il trenino sbuffante che da Milano, passando per Castellanza, andava oltre il confine svizzero.
La ferrovia della Valmorea visse una breve primavera. Fu chiusa durante l'ultima guerra, non essendo ben vista dal Fascismo, perché di proprietà di una società privata finanziata da capitale inglese e ebraico. La propaganda del regime arrivò al punto di ribattezzare la linea come "la ferrovia del malocchio". Ancora oggi le tracce di quella linea sono bene evidenti: fino al confine elvetico sono visibili le rotaie invase dai rovi e dalle erbe. Fino agli anni '80 esistevano ancora quasi tutti i caselli e le stazioni, edifici in seguito abbattuti perché pericolanti oppure occupati abusivamente.
Un gruppo di appassionati e di volontari, a scopo turistico, ha ripristinato il tronco ferroviario dismesso tra Valmorea e Mendrisio. L'inaugurazione ufficiale della tratta è avvenuta il 28 settembre del 1997 con due vaporiere e oltre cinquemila persone.
Viaggiando con il treno d'epoca, 30 chilometri all'ora, si può sbirciare il torrente ed ammirare il paesaggio, arrivati al valico di Bizzarone si apre il cancello, naturalmente a mano. Il cancello, voluto da Mussolini per segnare il confine tra l'Italia e il Canton Ticino, è lì dal 1926.
Nel Parco della Valle del Lanza vorrei...

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