Unico mulino ancora attivo della valle del Lanza. Si hanno
testimonianze della sua esistenza già nel 1722. Il mulino
ha conservato inalterato l'articolazione degli spazi. La
struttura edilizia è di tipo rurale, con pareti
intonacate di pietra e mattoni. A sinistra nella foto il
lavatoio.
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Sul lato del torrente è funzionante una grande ruota in
ferro di cinque metri di diametro, azionata da una roggia
molinara, regolata da una chiusa metallica.
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La grande ruota esterna è collegata mediante un perno ad
una ruota interna che mette in funzione tutti gli
ingranaggi.
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All'interno sono ancora presenti attrezzature ed arredi dei
primi del '900.
Il grano, cadendo da un imbuto denominato tramoggia...
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va a finire tra due ruote di pietra dette macine, dove viene
stritolato e macinato.
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Dalle macine il prodotto passa direttamente in questo setaccio
che, ruotando, separa la farina dalla crusca.
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Ed ecco la farina pronta per essere impacchettata e venduta.
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L'unica macchina elettrica serve per impacchettare e sigillare
le confezioni. E' il massimo della tecnologia al mulino della
Folla!
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Ma il mugnaio Bernasconi preferisce lavorare a mano.
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