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Si intende l'inventario delle proprietà immobiliari, condotta per fini legali
(stabilire l'appartenenza dei beni censiti) e per fini tributari
(stabilire il reddito imponibile). Il Catasto Teresiano Riguarda il territorio dello Stato di Milano che divenne parte integrante del Regno Lombardo_veneto alla fine del '700. Fu compilato in due fasi distinte. Concepito da Carlo VI nel 1718, fu completato successivamente, tra il 1749 e il 1760, durante il regno di Maria Teresa d'Austria. Le mappe che riguardano il nostro lavoro furono approvate dalla Giunta Regia nel 1753 e sono riferibili ai Comuni di Malnate, Cantello (allora Cazzone), Cagno, Rodero, Caversaccio (attuale frazione di Valmorea), Viggiù e Clivio. Il catasto Teresiano può essere definito "geometrico", in quanto non si limita ad una generica descrizione del fondo o dell'immobile censito, ma ne determina esattamente la superficie e i contorni sulla base di una misurazione effettuata sul posto da esperti agrimensori. L'unità di misura allora in uso era la pertica, mentre il valore monetario, stabilito mediante la delicata operazione di stima, veniva segnato in scudi e lire. Si definiscono "beni di prima stazione" i terreni e "beni di seconda stazione" i fabbricati urbani e rurali, indicati con il colore rosa. Il Cessato Catasto Con l'Unità d'Italia, il catasto austriaco decadde e si procedette a nuove rilevazioni che vennero indicate con il nome di "Cessato Catasto Lombardo-Veneto". Per i Comuni che riguardano il corso del fiume Lanza abbiamo mappe che risalgono al 1783. |
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