Il
mio paese
Vecchi
seduti fuori dall’osteria
che giocano
a carte e
come i
bambini
spalancano
il volto in un sorriso
se li
saluti.
Ragazzini
ridenti
che corrono
e giocano
come una
volta facevano
quelli che
adesso
si credono
adulti.
Rondini che
scandiscono le stagioni,
costruiscono il loro intimo nido
come le
operose formiche e,
al cader
delle foglie,
scappano
via
come ad
ogni tramonto lo stesso sole.
E verde di
alberi e prati
che si
confonde
nell’immenso azzurro del cielo
come
d’inverno la neve
confonde
ogni forma
rendendo
tutto
d’un sol
candido suono.
Notti
stellate e tranquille
come quelle
di un presepe.
Giornate felici e spensierate
come quelle
di una bimba
che ama la
vita.
Questo è il
mio paese,
se vuoi
puoi venire anche tu:
il pedaggio
è un sorriso. |